raccolta raee

Sottoscritto tra Centro di Coordinamento RAEE, associazioni nazionali del mondo retail, dei produttori di AEE, delle aziende della raccolta rifiuti

È stato sottoscritto il nuovo Accordo di Programma che disciplina le condizioni di servizio per la gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) di origine domestica presso i luoghi di raggruppamento della distribuzione su tutto il territorio nazionale. Tra i firmatari il Centro di Coordinamento RAEE, le principali associazioni di categoria nazionali del retail fisico e online, dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) e delle aziende di raccolta dei rifiuti.

L’Accordo, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026, si basa su tre pilastri strategici: efficienza operativa, capillarità territoriale e comunicazione ai cittadini, quest’ultima riconosciuta come la leva principale per aumentare i volumi di rifiuti elettronici conferiti correttamente alla distribuzione, identificata come attore chiave per il conseguimento dei target di raccolta. Inoltre, la tracciabilità dei RAEE è l’imprescindibile esigenza che trova applicazione nell’accordo e che tutti gli attori della filiera hanno riconosciuto come valore universale: coloro che operano per conto della distribuzione e non tracceranno analiticamente la provenienza dei RAEE non avranno accesso ad alcuna premialità.

L’Accordo stabilisce modalità e tempistiche per il ritiro dei RAEE dai luoghi di raggruppamento della distribuzione (punti vendita o magazzini della distribuzione) e definisce i contributi economici che i produttori riconoscono ai retailer per la gestione dei rifiuti elettronici. Le premialità consistono in un importo definito per i cinque raggruppamenti per ogni tonnellata di RAEE correttamente raccolta.  Per la prima volta vengono uniformate le soglie di buona operatività tra distribuzione e centri di raccolta comunali – i due soggetti del sistema responsabili della raccolta dei RAEE – creando così un sistema omogeneo. Ulteriore novità riguarda la significativa riduzione delle soglie minime necessarie per richiedere il ritiro dei RAEE. Le nuove soglie, abbassate a 200 kg per i raggruppamenti R1, R2, R3 e R4, vanno nell’ottica di favorire i punti vendita di dimensioni medio-piccole che spesso dispongono di spazi limitati e che per questo motivo con le soglie precedenti faticavano a raggiungere rapidamente i quantitativi necessari per attivare il ritiro. Per incrementare la presenza territoriale e la prossimità del servizio di ritiro ai cittadini, viene confermato un Fondo dedicato allo sviluppo infrastrutturale del valore complessivo di 300mila euro per il biennio 2026-2027 finalizzato all’apertura di 150 nuovi luoghi di raggruppamento (LdR). Le risorse sono assegnate alle associazioni di categoria che si impegnano a promuovere la creazione di nuovi luoghi di raggruppamento della distribuzione presso i loro associati.

«La firma di questo Accordo rappresenta un passo fondamentale per l’intero sistema RAEE», commenta Giuliano Maddalena, presidente del Centro di Coordinamento RAEE. «Le nuove misure economiche, operative e di comunicazione rafforzano il ruolo della distribuzione nella raccolta dei rifiuti elettronici e consolidano un modello di collaborazione tra produttori, clienti e consorzi ritenuto essenziale per il raggiungimento degli obiettivi di raccolta fissati dall’UE. Il Centro di Coordinamento rinnova il suo impegno nell’attuare tutti i compiti attribuitigli dal documento e nel promuovere comportamenti sempre più responsabili nella gestione dei RAEE da parte di tutti gli attori coinvolti».

«L’accordo che abbiamo raggiunto dopo una lunga trattativa tra le parti rappresenta certamente un importante passo nella giusta direzione», dichiara Andrea Scozzoli, presidente della Aires Confcommercio per la distribuzione. «In materia di RAEE restano tuttavia necessarie radicali modifiche normative che portino a un effettivo riequilibrio dei ruoli e a una redistribuzione delle risorse al fine di tendere meno onerosa la gestione dei RAEE da parte dei rivenditori. In questo senso guardiamo con fiducia alla riforma della direttiva europea sui rifiuti elettronici attesa nel corso del 2026».

A questo link la versione integrale dell’Accordo

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