Nonostante la crescita del mercato l’aumento dei costi dell’elettricità causa molte preoccupazioni ai rivenditori
Aires, pur sottolineando che i dati recentemente divulgati da GfK mostrano il segno positivo sia per le vendite online che per i punti vendita fisici, sancendo la piena affermazione degli operatori ‘omnicanale’. E ribadendo che in questi ultimi anni i consumatori si sono affidati all’elettronica per svago, necessità domestiche, ma anche per necessità lavorative data l’introduzione dello smart working e della DaD (Didattica a Distanza), questo ha comportato un salto nelle dotazioni tecnologiche degli italiani e un sensibile aumento dei fatturati.
Sul tema del caro bollette ha voluto ricordare che i negozi di prodotti elettronici tuttavia sono particolarmente energivori proprio per la necessità di avere una completa e intensa illuminazione delle aree espositive e di tenere accesi molti dei prodotti in vendita, in particolare i televisori anche in vista dell’imminente switch off.
Per questo motivo, Andrea Scozzoli, presidente di Aires, ha lanciato l’allarme: “Le nostre imprese rischiano di disperdere i frutti del duro lavoro di questi anni e teniamo anche i pericoli di una fiammata dell’inflazione che avrebbe riverberi sui costi degli affitti per noi e sul prezzo di beni essenziali per i consumatori. Riteniamo, dunque, sia doverosa un’ulteriore valutazione da parte del Governo dell’impatto dei rincari energetici sulle imprese del Retail in generale e in particolare sui rivenditori di beni essenziali per la collettività quali quelli elettrici ed elettronici”.